lunedì 25 maggio 2009

Pagelle Campionati Italiani Acireale

Le pagelle di Fabio: Acireale 21-24 Maggio 2009

AURORA CATALDI

Voto 5 SPENTA

Un campionato in ombra per la nostra Aurora, il tracciato molto tecnico e la salita non sono stati molto favorevoli ma ciò non toglie i demeriti per una prestazione non ai suoi livelli; in gara sembrava avesse il freno a mano tirato e non è mai stata tranquilla, soprattutto in queste circostanze bisognerebbe avere un po’ più di autostima e fiducia nei propri mezzi altrimenti si pagano le conseguenze in gara e il morale finisce sotto terra. Questo però non significa gettare la spugna alla prima difficoltà ma reagire e lottare per dimostrare le proprie capacità.

 

ANDREA FIORELLA

Voto 8 CAVALLO DI RAZZA

Due terzi posti al primo anno in categoria sono un buon biglietto da visita da presentare, peccato per la cronometro aver perso il secondo posto delle qualificazioni, resta il rammarico dell’argento sfumato per pochi centesimi. Nella 1500 mt sicuramente si poteva osare di più, sicuramente non era lucido come i primi due giorni di gare ma non è stata una prestazione al massimo delle sue capacità ed era un’ulteriore occasione per lottare per il podio; è una gara difficile però a livello italiano non è facile guadagnarsi una posizione in gruppo ed è qui che bisogna tirare fuori gli attributi.

 

SIMONE FRANZOSO

Voto 6 IN RISERVA

Una prestazione atipica quella di Simone, un calo di energia nei 3000 mt lo ha costretto a non poter lottare con i primi all’ultimo giro, ma non è stato quasi mai presente nel gruppo di testa soprattutto nella 1500 mt dove si poteva raccogliere molto ma molto di più. Anche lui ha pagato molto il tracciato e  la stanchezza si è fatta sentire fin dal primo giorno, resta l’amaro in bocca per queste prestazioni non brillantissime a cui ci aveva abituato.

 

PAOLO POMPONIO

Voto 5,5 AFFATICATO

Stesso discorso anche per Paolino, molto sfortunato nei 1500 mt dove è stato coinvolto in una caduta prima dell’ultimo giro della semifinale ed è stato costretto al ritiro, nelle altre gare si è ritrovato sempre a lottare nelle retrovie e nel momento in cui si vivacizzava la gara ha faticato a risalire il gruppo e lottare per la qualificazione. La mancanza di esperienza si è fatta notare ed è facile che sfugga di mano la gara nei momenti decisivi, questo servirà per il futuro e bisogna farne tesoro.

 

FRANCESCA DI QUATTRO

Voto 6,5 COMBATTIVA

Tutto sommato non sono state prestazioni del tutto negative, un pizzico di attenzione in più e si poteva guadagnare qualche posizione in gara; partire nelle retrovie e risalire il gruppo non è mai facile però servirebbe quello spunto in più nel momento di difficoltà e poi magari la gara potrebbe andare in modo diverso. Bisogna saper rischiare sempre perché finire la gara con il rammarico di non averci provato ci brucia dentro.

 

MARCO POMPONIO

Voto 6,5 PIMPANTE

Finalmente abbiamo visto Marco più combattivo del solito, si conquista la semifinale della 1500 mt con i denti fino all’ultimo metro e non si lascia intimorire dagli avversari; nella gara a punti perde la ruota del gruppo troppo presto e lo costringe a lottare nelle retrovie, nella 20000 ad eliminazione sicuramente avrebbe potuto andare più avanti se avesse avuto un po’ più di convinzione. Vista la buona prestazione nell’ultima gara ci auguriamo di poterlo rivedere così combattivo e con l’umore alto.

 

STEFANO ARATO

Voto 7 RITROVATO

Si è rivisto lo Stefano dei giorni migliori, ha lottato e si è difeso molto bene nella gare di fondo conquistando dei buoni piazzamenti, dopo molto tempo sembra aver ritrovato una buona condizione ed anche un pizzico di testa in più. Peccato per l’errore tattico nella semifinale dei 1500 mt che non gli ha permesso di qualificarsi per la finale, su questo deve ancora lavorare molto e saper scegliere bene cosa fare nei momenti topici della gara.

 

ERCA SANTORO

Voto 8 RIPAGATA

Dopo una serie di quarti posti finalmente un secondo posto meritato nella cronometro frutto di sacrifici e fatica, al secondo anno nella massima categoria si sta imponendo tra le migliori velociste italiane. L’uscita prematura ai quarti della 500 mt sprint ha lasciato l’amaro in bocca, era curioso vedere sin dove si poteva arrivare anche con un pizzico di fortuna in più ma la gamba non sembrava buona come il giorno precedente, sta di fatto che se la testa funziona anche le gambe possono funzionare più di quanto si possa credere.

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